.... c'è una soffusione di toni,in questa pittura sotto luce attutita, sotto luce crepuscolare venata di roseo, sotto luce invernale grigia e nevosa. Egli è il vero "personaggio" operante con fedeltà alla sua campagna, trascrittore in chiave di lirici accenti delle visioni paesistiche del tipo coerentemente "camozziano", quanto ad indirizzo istruttivo e a carattere della ideazione..." Paesaggista profon- damente legato alla tradizione, Pietro Camozzi è stato definito come autore di una poesia dipinta, dall'aria, dall'acqua, dalla luce, una magica sintonia di aperte prospettive per spazi ignoti, improntando nei suoi temi e nei suoi motivi una aulica nobiltà letteraria, a un richiamo di vecchi fasti, a una sollecitazione della fantasia e del fiabesco, dove si manifesta un afflato cosmico, conferendo a queste armonie nella loro languida riposante vaporosità, un alone di risonanze e di significati con pura inventiva creativa, per riuscire a inserire le sue ragioni sulla realtà trasformando il "vero", che ci stupiscono, che ci pongono a cercare qualcosa di "altro".
Pittura posta nel giusto valore, nelle loro stesure cromatiche con fioccanti svirgolature di colore tipico dell'autore con pungenti particolari in una orditura di fiori, su uno sfumato di fondi evanescenti per rarefarsi ed addensarsi da poter convivere con un materico tocco pittorico percorso da masse agili e modulazioni sinuose, con torsioni e guizzi rapidi nel giusto equilibrio a evocare una sensazione di arcana armonia, cedendo allo spazio la propria luce in una magistrale "linfa" diffusa a tutto ciò che volge agli spettacoli offerti dalla natura; per le quali cose l'artista deve avere un animo adduttivo particolare.